lunedì 9 febbraio 2015

A letto con il nemico (You Feel) di Angela D'Angelo

A letto con il nemico (Youfeel): Un bacio è un apostrofo rosa tra le parole T'odio

Una partita di basket può cambiare la vita di una persona? Be', per Cristina non sarebbe la prima volta. Eppure Zanini rappresenta la svolta che non si sarebbe mai aspettata, che non avrebbe mai osato neanche chiedere a una vita già dura e colpevole di aver messo alla prova i suoi nervi che non avrebbe mai creduto così fragili. Perdere i propri riferimenti, la fiducia in un futuro prestabilito e dover reinventare una carriera di sana pianta è stata, per lei, una prova che è andata al di là di un normale cambiamento dovuto alla maturità e il buon senso. Il basket è da sempre stata la sua vita e, davanti alle gesta atletiche di suo fratello, Cristina è costretta a vivere di riflesso un'esistenza che ha sempre creduto possibile per se stessa. Ed ecco il figo di Zanini arrivare e portare una ventata di novità insperata e decisamente frizzante. E anche per nulla semplice da gestire o assecondare. Nicola è l'acerrimo nemico di Edo, è il Marcantonio da cui doversi difendere, è il Casanova di cui ogni locale parla, raccontandone le gesta incredibili fuori e dentro le lenzuola. Zanini... che è anche un perfetto esempio di bellezza statuaria, biondo e intrigante da star male. Cristina cosa farà? Cederà all'impulso sensuale e sessuale di farlo suo, oppure resterà fedele al principio che vorrebbe Nicola lo spauracchio da cui doversi guardare?
Angela D'Angelo approda in You feel dopo una gavetta lampo, fatta di Delos (grande donna quella curatrice che risponde al nome di Simona Liubicich e che ha saputo individuare fior fiori di autrici) e tanto studio. Un'autrice giovane, frizzante, che porta con sé un linguaggio moderno, colloquiale quel tanto che basta a rendere fruibili i propri romanzi anche a chi, solitamente, si tiene alla larga da certi generi. Ma il percorso scrittorio dell'autrice non è per nulla cosa da sottovalutare, e tutto si evince dalla maniera in cui questa ragazza riesce a coinvolgere ed emozionare senza salti o voli pindarici. Dotata di un frasario per nulla scontato, ogni parola della D'Angelo concorre alla costruzione di frasi dirette al punto cruciale. Non esistono punti morti, in “A letto con il nemico” e non esiste tempo per fermarsi e domandarsi “Chi, come e perché?”. Il ritmo serrato e le emozioni concatenate le une alle altre viaggiano a trecento all'ora verso il finale, facendo in modo che il lettore non risulti mai annoiato o privo di curiosa eccitazione per gli eventi.
Nicola è il classico donnaiolo, bello e quasi impossibile. Quante di noi hanno avuto a che fare con tipi simili, capaci di far svenire solo per uno sguardo? E quanto è stato brusco il risveglio dopo averli visti illuminarsi come una cometa nel cielo dei nostri giorni, senza apportare null'altro che sogni per nulla esauditi? Cristina in fondo ha una comprensibile paura verso il fascino imbelle di Zanini... E come darle torto? Provata duramente dalle privazioni a cui è stata costretta durante la sua breve vita per via di un infortunio doloroso, ha tutto da perdere, anche e soprattutto il briciolo di fiducia in un cuore spezzato dal dolore. Ma la forza delle donne risiede anche in lei e insegna. Insegna a risollevarsi, a non cedere, a sapersi alzare dopo una caduta, a volersi emozionare nonostante il terrore di sbagliare. Poi c'è l'orgoglio... E lì è tutta un'altra storia. Le cose non dette, i sentimenti taciuti e i fraintendimenti sono capaci di allontanare senza motivi davvero importanti e la D'Angelo è bravissima a trasmettere il desiderio di non cedere al silenzio, al perdono, al volersi fidare nonostante tutto e tutti. Per l'amore, per la voglia che si prova di tentare e rischiare in barba a qualsiasi consiglio. L'amore è forte, e come dicevano i vecchi? Se son rose fioriranno...
Un commento particolare lo merita l'enigmatico e bastardissimo Edo, passatemi il termine. Capisco essere il fratello protettivo, capisco il livore del passato, e capisco anche un dilemma personale vissuto durante la malattia della sorella in cui ha dovuto dimostrare una forza di carattere non indifferente che riuscisse a sostenere entrambi: ma un cazzottone in faccia e un bel calcio negli zibbedei non glieli levava nessuno, al posto di Cristina! E c'è da dire una cosa importante: se la D'Angelo è riuscita a farmi odiare un personaggio, ha centrato lo scopo.
A letto con il nemico sancisce l'esordio di un'autrice davvero promettente, nel genere erotico come in quello rosa. Credo, in verità, che la D'Angelo sia in grado di scrivere qualsiasi cosa desideri. La strada è lunga, ma destinata a essere lastricata di successi.

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