sabato 20 settembre 2014

Cristallo

Cristallo
Oggi ho deciso di autocelebrarmi. Non per mero egoismo. Chi mi segue sa benissimo che non parlo mai dei miei romanzi, preferendo argomentare le storie dei miei colleghi. In questo caso, però, credo sia doveroso spendere alcune parole per il mio ultimo lavoro appena pubblicato su Narcissus. Cristallo nasce dal bisogno di raccontare a quante più persone possibili cosa significhi essere vittima di violenza psicologica. Mi sono prefissata l'obiettivo di riuscire, almeno nel mio piccolo, a sensibilizzare chi mi sta accanto su questa tematica davvero poco conosciuta. Se tutti, ormai, parlano di violenza sulle donne, omicidi ingiustificati ai danni di una moglie, un'ex fidanzata, una ragazza appena conosciuta e via dicendo, ben pochi considerano il fatto che è il danno psicologico a scavare l'animo delle vittime fino a renderle fragili, appunto come il cristallo. Non è semplice comprendere il contesto, né per chi vive la situazione, né per chi dovrebbe fare qualcosa affinché tale danno perpetrato abbia termine. La violenza psicologica non si vede, non si avverte, striscia in parole dure, in mortificazioni verbali, in limitazioni via via più drastiche fino al totale annientamento della volontà della vittima. Facile pensare che il carnefice, in questo caso il "violentatore" sia pazzo, abbia avuto un'infanzia difficoltosa o via dicendo. Non è così. L'uomo che riesce in tutto ciò è cattivo, furbo, scaltro, molte volte inadatto al lavoro e presuntuoso riguardo le sue reali capacità intellettuali e cognitive. Più la donna che ha accanto risulta essere brillante, colma di vita, più esso si incaponisce nell'affossare le sue aspirazioni, tagliando i ponti con qualsiasi legame si abbia con la libertà. Divenendo l'universo unico della vittima, facendo leva sull'amore e un'oggettiva insicurezza che, come un'animale, fiuta, riesce a creare la sua bambola, creando un totale controllo sulla sua mente e le sue azioni. Ecco che la donna si sente in dovere di riferire ogni suo spostamento, si limita nel parlare agli altri, specialmente agli uomini, taglia ponti con la famiglia e amici, in una costante ricerca dell'approvazione del compagno che non arriva mai. La violenza psicologica è sordida, spietata e annulla la volontà della vittima, sino a renderla schiava di un uomo che ne vuole l'annichilimento per sentirsi forte e fiero. Se vogliamo, la violenza psicologica si può associare, per gravità, all'anoressia o bulimia perché il concetto è lo stesso. Si conosce perfettamente il fatto che non si sta vivendo nel modo corretto, ma la mente agisce indipendentemente dal cuore e continua nel suo errore. Nessuno è al sicura da una cosa simile e credo che la società debba esser messa a parte di un problema tanto diffuso. Perché la violenza psicologica esiste ed è più ramificata di quanto si pensi. Lo stalking, la violenza fisica e il gesto estremo finale... Quelli arrivano dopo, dopo aver lavorato in maniera snervante sulla volontà della vittima rendendola succube di un potere troppo vasto. Nessuno è al sicuro da qualcosa che potrebbe esser definito un virus. Attacca in un qualsiasi momento vulnerabile e inizia il suo vile lavoro. Per questo è nato Cristallo. Il mio progetto è molto più ampio di un romanzo, ma è da qui che inizia. In questo momento ci sono milioni di donne che stanno combattendo per la loro indipendenza intellettuale e fisica, silenziosamente e col sorriso sulle labbra. Perché la donna è forte e ad alcune persone questo particolare non va proprio giù...
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