mercoledì 14 maggio 2014

Naso di Cane di Caterina Ferraresi


Rocky è scappato di casa. Beh, non poteva essere altrimenti, del resto. Come poteva rimanere a guardare EsseTi ignorarlo, insultarlo (lo ha chiamato cane!) e gettarsi addosso quella puzza terribile della boccetta strana che è comparsa da qualche giorno in casa? E pensare che, per fargli un favore, gliel'aveva anche rotta, quella dannatissima boccetta. Ma, per strano che possa sembrare, EsseTi si è arrabbiato e gli ha gridato contro. Che senso avrebbe avuto rimanere accanto al suo amico d'infanzia che ormai parla in una scatoletta nera a bassa voce con l'espressione stana di chi ha perso qualche rotella? Meglio saltare sull'Ape di Gigio e partire all'avventura! Annusare gli odori buonissimi che lo fanno andare in visibilio, quelli che EsseTi (e via che non c'è verso di ricordare il nome per intero, eppure è strano perché lo ama alla follia!) troverebbe disgustosi: uova marce, cipolle, vino... E poi andare all'avventura, trovare un senso alla solitudine che ha sentito ultimamente in casa...

Inizia presso a poco così Naso di Cane, storia per bambini dai nove anni in su, edito da Einaudi. Vi chiederete come mai abbia deciso di leggere un libro edito da una grande casa editrice, contrariamente alle mie abitudini... Beh, l'autrice, Caterina Ferraresi, era un'autrice emergente proprio come tanti di noi, fino a poco tempo fa, ed è semplicemente giusto rendere merito a chi, con il sudore della fronte e talento, è riuscita a fare un passo in avanti. Naso di Cane, d'altronde, nonostante sia un libro per bambini, cattura e fa sorridere chiunque, regalando un paio di ore di grazia e stasi, quindi mi sembra come minimo doveroso leggere le opere di chi si può permettere di esser chiamata scrittrice. Già nota tra le pagine del mio blog grazie a “Domani è un altro giorno”, la Ferraresi dimostra, mediante Naso di Cane, la sua vena poliedrica per nulla semplice, considerando gli stili differenti che sono richiesti per i diversi generi in cui si è cimentata. N on è affatto semplice scrivere per bambini, eppure la Ferraresi lo fa in maniera semplice, spontanea, con un linguaggio diretto che arriva dritto dove vuole arrivare. Come ogni storia per bambini, anche Naso di Cane si prefigge lo scopo di insegnare qualcosa alle generazioni future che si avvicinano alla lettura. La denuncia dell'abbandono, la bontà degli animali che va oltre la razza, il dover comprendere e accettare la diversità altrui, scegliendo sempre il bene, e il non dare per scontato affetti che troppo spesso ignoriamo in favore della tecnologia o delle novità. In epoca moderna, dove cellulari, televisioni e videogiochi hanno sostituito, per gran parte, i giochi innocenti che caratterizzavano l'infanzia di pochi anni or sono, è sempre più difficoltoso trasmettere i corretti valori, i giusti propositi e le vie da percorrere per diventare adulti saggi e coscienziosi. Naso di Cane contiene, tra le sue pagine, molteplici chiavi di lettura atte proprio a insegnare al bambino tali valori, invitando anche gli adulti a esaltare tali necessità a discapito di una globalizzazione che sta divorando ciò che dell'infanzia andrebbe preservato e promulgato. I bimbi posseggono, dentro loro stessi, le chiavi giuste per essere persone buone e coscienziose, ma troppo spesso la routine dei grandi ne modificano e deviano la reale natura facendone virare l'attenzione verso particolari e valori meno incisivi e importanti. Naso di Cane, attraverso le avventure di Rocky, invita proprio a non commettere tali errori e, soprattutto, a non dimenticare l'incanto proprio dell'infanzia perché è solo mediante essa che si comprende, in pieno, il vero messaggio dell'amore e dell'affetto. Un animale non possiede la malizia propria dell'essere umano e, per questo, cedendo a istinti naturali che esulano dal razzismo o dalla differenziazione in classi sociali, riescono ad amare indistintamente, cogliendo di ognuno un particolare in grado di esaltarne le qualità. Chiunque, a questo mondo, può essere una bella persona, bisogna solo spogliarsi dei preconcetti e non farsi avviluppare troppo dalla tecnologia tentacolare che attrae e rapisce. Insomma, per me Naso di Cane è stato una buonissima lettura, distensiva e certamente istruttiva. Come lo sarà per qualsiasi bambino a cui sarà data la possibilità di leggerlo e goderne, traendo insegnamenti tramite una riflessione indotta. Ancora una volta la Ferraresi fa centro e io attendo una sua nuova opera, che sia per adulti oppure no. Il bello della lettura, quando si ha a che fare con bravi autori, è che non importa il genere, basta immergersi nelle storie e lasciarsi trascinare. Caterina Ferraresi è in grado di compiere questo piccolo e inusuale miracolo. 

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