Rocky è scappato di casa. Beh, non
poteva essere altrimenti, del resto. Come poteva rimanere a guardare
EsseTi ignorarlo, insultarlo (lo ha chiamato cane!) e gettarsi
addosso quella puzza terribile della boccetta strana che è comparsa
da qualche giorno in casa? E pensare che, per fargli un favore,
gliel'aveva anche rotta, quella dannatissima boccetta. Ma, per strano
che possa sembrare, EsseTi si è arrabbiato e gli ha gridato contro.
Che senso avrebbe avuto rimanere accanto al suo amico d'infanzia che
ormai parla in una scatoletta nera a bassa voce con l'espressione
stana di chi ha perso qualche rotella? Meglio saltare sull'Ape di
Gigio e partire all'avventura! Annusare gli odori buonissimi che lo
fanno andare in visibilio, quelli che EsseTi (e via che non c'è
verso di ricordare il nome per intero, eppure è strano perché lo
ama alla follia!) troverebbe disgustosi: uova marce, cipolle, vino...
E poi andare all'avventura, trovare un senso alla solitudine che ha
sentito ultimamente in casa...
Inizia presso a poco così Naso di
Cane, storia per bambini dai nove anni in su, edito da Einaudi. Vi
chiederete come mai abbia deciso di leggere un libro edito da una
grande casa editrice, contrariamente alle mie abitudini... Beh,
l'autrice, Caterina Ferraresi, era un'autrice emergente proprio come
tanti di noi, fino a poco tempo fa, ed è semplicemente giusto
rendere merito a chi, con il sudore della fronte e talento, è
riuscita a fare un passo in avanti. Naso di Cane, d'altronde,
nonostante sia un libro per bambini, cattura e fa sorridere chiunque,
regalando un paio di ore di grazia e stasi, quindi mi sembra come
minimo doveroso leggere le opere di chi si può permettere di esser
chiamata scrittrice. Già nota tra le pagine del mio blog grazie a
“Domani è un altro giorno”, la Ferraresi dimostra, mediante Naso
di Cane, la sua vena poliedrica per nulla semplice, considerando gli
stili differenti che sono richiesti per i diversi generi in cui si è
cimentata. N on è affatto semplice scrivere per bambini, eppure la
Ferraresi lo fa in maniera semplice, spontanea, con un linguaggio
diretto che arriva dritto dove vuole arrivare. Come ogni storia per
bambini, anche Naso di Cane si prefigge lo scopo di insegnare
qualcosa alle generazioni future che si avvicinano alla lettura. La
denuncia dell'abbandono, la bontà degli animali che va oltre la
razza, il dover comprendere e accettare la diversità altrui,
scegliendo sempre il bene, e il non dare per scontato affetti che
troppo spesso ignoriamo in favore della tecnologia o delle novità.
In epoca moderna, dove cellulari, televisioni e videogiochi hanno
sostituito, per gran parte, i giochi innocenti che caratterizzavano
l'infanzia di pochi anni or sono, è sempre più difficoltoso
trasmettere i corretti valori, i giusti propositi e le vie da
percorrere per diventare adulti saggi e coscienziosi. Naso di Cane
contiene, tra le sue pagine, molteplici chiavi di lettura atte
proprio a insegnare al bambino tali valori, invitando anche gli
adulti a esaltare tali necessità a discapito di una globalizzazione
che sta divorando ciò che dell'infanzia andrebbe preservato e
promulgato. I bimbi posseggono, dentro loro stessi, le chiavi giuste
per essere persone buone e coscienziose, ma troppo spesso la routine
dei grandi ne modificano e deviano la reale natura facendone virare
l'attenzione verso particolari e valori meno incisivi e importanti.
Naso di Cane, attraverso le avventure di Rocky, invita proprio a non
commettere tali errori e, soprattutto, a non dimenticare l'incanto
proprio dell'infanzia perché è solo mediante essa che si comprende,
in pieno, il vero messaggio dell'amore e dell'affetto. Un animale non
possiede la malizia propria dell'essere umano e, per questo, cedendo
a istinti naturali che esulano dal razzismo o dalla differenziazione
in classi sociali, riescono ad amare indistintamente, cogliendo di
ognuno un particolare in grado di esaltarne le qualità. Chiunque, a
questo mondo, può essere una bella persona, bisogna solo spogliarsi
dei preconcetti e non farsi avviluppare troppo dalla tecnologia
tentacolare che attrae e rapisce. Insomma, per me Naso di Cane è
stato una buonissima lettura, distensiva e certamente istruttiva.
Come lo sarà per qualsiasi bambino a cui sarà data la possibilità
di leggerlo e goderne, traendo insegnamenti tramite una riflessione
indotta. Ancora una volta la Ferraresi fa centro e io attendo una sua
nuova opera, che sia per adulti oppure no. Il bello della lettura,
quando si ha a che fare con bravi autori, è che non importa il
genere, basta immergersi nelle storie e lasciarsi trascinare.
Caterina Ferraresi è in grado di compiere questo piccolo e inusuale
miracolo.
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