Dio, di nuovo! Isabella li vede
ovunque, in ogni dove e in ogni situazione, anche la più
incresciosa. Al bagno, a letto col ragazzo, davanti a una coppa di
gelato o nel bel mezzo di una discussione. Elizabeth, Mr Darcy e
companatico fanno capolino nei momenti più impensati, dispensando
consigli su questo o quello, senza farsi il minimo scrupolo. Eppure
dovrebbero saperlo che bisognerebbe chiedere il permesso prima di
interrompere questo o quel discorso. Cavoli, ma sono visioni!
Possibile che siano così... invasive? Che Isabella sia davvero
pazza? Si parla di sindrome di Stoccolma, ma qui la faccenda è
seria. Specialmente perché il suo incontro fortuito con Mr Darren
somiglia in maniera raccapricciante a quello tra Liz e Darcy nel
famoso libro della Austen. E se non fosse poi così un male? Il loro
rapporto, di incontri e scontri, sembra mettere per la prima volta
d'accordo tutti i personaggi austeniani in un convivio di “Dài,
dài, che stavolta è quello giusto”. Giusto? Può Fabio Darren
essere l'uomo del futuro? Isabella è titubante, specialmente dopo
aver origliato i commenti al vetriolo di quella vipera di Carolina.
Sospetta che la vamp abbia un flirt con il bel tenebroso... E se così
non fosse?
Cinzia Giorgio confeziona il primo di
quello che ha promesso essere una serie ispirata alla scrittrice
romance per eccellenza. Jane Austen è una certezza, perché i temi
affrontati nei suoi capolavori sono sempre attuali, perfettamente
azzeccati in ogni tempo e luogo. E lo sa bene la Giorgio che ci
costruisce attorno un romanzo intero, riuscendo alla perfezione a
rendere omaggio e a divertire, nel contempo. Non ci si annoia mai,
sorvolando pagine e pagine di fine e delicata ironia, pur con qualche
inflessione verso il dramma che non danneggia, ma che anzi esalta una
scrittura davvero godibile. Isabella è una novella Elizabeth Bennet,
ma è anche umana e mortale come tantissime donne, forse anche troppo
buone. L'orgoglio, il pregiudizio, sono temi che ricorrono tra le
pagine di Prime Catastrofiche Impressioni, ma che permeano nella vita
quotidiana di ciascuno, rendendo di fatto il lavoro della Giorgio un
delizioso cammeo da leggere, studiare, approfondire per trarre
conclusioni non affrettate, ma ragionate. Fa sorridere il rapporto
tra sorelle, perché realistico in maniera disarmante. Chiunque non
sia figlio unico sa che le diatribe tra fratelli sfociano, il più
delle volte, in parole forti che neanche si penserebbe mai di
utilizzare, ma che sono dette superficialmente, sfiorando un affetto
puro e sincero che è alla base: e guai a scalfirlo in qualche modo,
dall'esterno, pena l'annientamento in tronco dell'aggressore.
Perfettamente resa la visione snob della ricchezza, perché da
qualche parte il pregiudizio che noi comuni mortali abbiamo dei
benestanti da qualche parte dovrà pure prendere origine, e Carolina
incarna perfettamente la stronza da strangolare per tracotanza e
alterigia. Il bel tenebroso, che sulle prime battute è un cafone
senza eguali, si rivela essere dolce e affettuoso, bello e quasi
impossibile anche solo da sognare, dando forma concreta al messaggio
di fondo che recita: le prima impressioni non sempre sono quelle che
contano. Siamo stati educati a pensare il contrario, ma una seconda
occhiata non fa mai male e la Giorgio lo dice a chiare lettere.
Frizzante, per nulla banale, alla stregua di una favola moderna della
quale si ha davvero bisogno, Prime Catastrofiche Impressioni da prova
di essere un romanzo di tutto rispetto, che distende e fa sognare. E
permettetemi... Queste sono le opere che farei leggere alle donne
che, dall'alto del loro snobismo, tendono a classificare i romanzi
rosa come di serie B. La Giorgio è da poco uscita in libreria con un
saggio, mica bazzecole, e fornisce con la sua cultura la prova che
bisogna andare a fondo, cercare i messaggi subliminali, scansare i
pregiudizi e rendersi conto che a dispetto di tutto, l'essere umano
ha bisogno di sognare, di vivere bene e di sorridere senza essere
tacciato di superficialità, perché probabilmente superficiale non
lo è proprio. E sono contenta di sapere che la sindrome di Ally Mc
Beal non appartiene solo a me!http://www.amazon.it/catastrofiche-impressioni-Youfeel-Cinzia-Giorgio-ebook/dp/B00LX6P12M/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1418299714&sr=1-1&keywords=prime+catastrofiche+impressioni
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