Alessia attende fiduciosa, seduta al
tavolino del bar, che si presenti la donna raffinata che le ha
commissionato il suo prossimo lavoro. Una nuova sala di genere
erotico. Che tipo sarà? E, soprattutto, quali saranno i temi sui
quali la futura architetta dovrà concentrarsi per replicare il
successo ottenuto con la sala delle punizioni di Martini? Incinta,
ancora non si sa se del suo Volto d'Angelo o del suo precedente
amante, Alessia Delfini vivrà nuove ed esaltanti avventure del tutto
fuori dall'ordinario. Più di ogni altra cosa, fuori totalmente dagli
schemi mentali con i quali è sempre cresciuta e vissuta. Letizia
Draghi, già conosciuta al pubblico lettore con le sue precedenti
opere edite da Delos, torna a narrare le vicissitudini della sua
eroina, ormai diventata una sorta di immagine cult della collana
“senza sfumature”. Anche questa volta, come lo è stato nelle
precedenti, mediante la frizzantezza del linguaggio e la classe priva
di volgarità anche nelle scene più calde, la Draghi indaga l'animo
umano rivelando quanto i tabù limitino il vero essere di un
individuo. Come ne “La sala delle Punizioni”, ma ancor di più in
Bodysushi, l'autrice svela quanto i comportamenti e i caratteri
individuali, sovente mal giudicati da una morale a volte pesante,
siano essenziali e parti integranti della società moderna.
Nonostante non siano di dominio pubblico, infatti, molte di quelle
che vengono chiamate perversioni sono stili di vita propri di
moltissime coppie. I ruoli ben definiti in ambito sessuale, così
come i giochi che da essi possono scaturire in un susseguirsi di
piaceri sconosciuti ma non per questo condannabili, sono atti a
testimoniare quanto nessuno abbia il diritto di giudicare il
prossimo, libero e padrone, invece, di esternare in piena libertà la
propria pulsione latente. La Draghi, a tal proposito, è bene attenta
a usare dei distinguo ben chiari tra i vari ruoli che la società
bigotta vede come perversione derivante da qualsivoglia trauma
esistenziale. Vi sono, infatti, moltissime coppie che trovano la loro
perfetta dimensione in giochi che non sempre incontrano il favore e
il gusto degli altri, non rivelando, però al contempo, il fatto che
essi stessi siano condannabili o esecrabili dal punto di vista
sociale e morale. E un punto di assoluta importanza lo si evince nel
momento in cui si spiega perfettamente la differenza tra pulsioni
sessuali tra persone consenzienti e perversioni vere e proprie di chi
prova gusto e piacere nella violenza e nell'utilizzo della propria
forza ai danni di individui più deboli. Gioco sessuale, quindi, non
equivale a violenza carnale o egemonia del più potente. La verità
nuda e cruda, come il racconto stesso lascia intuire, è che in
Italia ancora non vi è quella libertà sessuale che invece sembra
imperare in altri stati. Forse per cultura, forse solo per rispetto
altrui. Non significa che il sesso tradizionale non abbia la sua
valenza, ma si testimonia come anche quello cosiddetto “alternativo”
possa e debba trovare la propria connotazione e collocazione
legittimata nell'universo moderno così all'avanguardia per
tantissime altre cose. Aldilà del fattore sessuale e delle varie
scene erotiche che, come sempre, vengono descritte in maniera molto
sofisticata dall'autrice, “Rivelazioni” rimane una bella storia
d'amore da scoprire e dalla quale lasciarsi trasportare. Sergey
rimane l'uomo russo dal fascino incorruttibile e Alessia la solita
anima romantica, ammansita forse un poco per via della dolce attesa
del piccolo che comincia a crescere nel suo grembo. Di rilevanza
assoluta la tenerezza che dal racconto emerge, come a testimoniare
che nel sesso non vi è nulla di “sporco” o innaturale e che una
gravidanza non ne pregiudica in alcuna maniera l'atto che,
d'altronde, proprio alla nuova vita ha condotto in precedenza. Molti
gli spunti di riflessione, quindi, come in ogni racconto di Letizia,
nonché momenti ilari e scanzonati che, assieme alle componenti
erotiche fanno di “Rivelazioni” un nuovo racconto perfettamente
in linea con la collana erotica più gettonata del momento, ovvero
quella della Delos Digital “Senza Sfumature”.
Che bella recensione, induce a leggere questo racconto che sa di capolavoro. Complimenti all'autrice e alla lettrice!
RispondiElimina:D Grazie mille e... si, merita Rix!
RispondiEliminaBellissima recensione, come sempre ;)
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