martedì 22 aprile 2014

Un tramonto a Thera di Emanuela Locori

Un tramonto a Thera (Passioni Romantiche)
Thera, città a ridosso sul mare, così lontana da Mantova, così lontana da Elisabetta. Elisabetta, donna risoluta, attenta, sensibile, pronta a perseguire l'ideale di bimba di ripercorrere le orme paterne imitando, del genitore, le gesta e il mestiere. Thera ed Elisabetta sembrano legate da un filo invisibile, ma forte e quasi indissolubile. Cosa può far da collante tra la donna e la terra marittima greca? Il fato. Un fato beffardo, un fato che disegna, con colori audaci e mai tenui, una storia di amore intenso, divampato come fuoco improvviso da braci sopite. Un fato costituito da occhi azzurri e glaciali, carattere fermo e autoritario, dalle note a volte tenere e delicate, e un mistero che velatamente ne accresce il fascino. Siamo nei primi anni del 1300, a Mantova, ed Elisabetta attende al capezzale del padre di poter conferire con lui circa le sue aspirazioni. Aspirazioni che la condurranno lontana dalle braccia paterne, lontana dalle terre conosciute d'infanzia. Accompagnata e sostenuta dalla fedele nutrice, la donna migrerà a Venezia al fine di diventare medico, praticando gli studi già iniziati, mettendo in pratica un'esperienza rubata con gli occhi, udita fugacemente con orecchie attente. Ma... Per perseguire il suo sogno ci vuole denaro ed Elisabetta non ne dispone a sufficienza per poter permettere alle proprie aspirazioni di spiccare il volo come sarebbe loro desiderio. Ed è così che l'arruolamento sulla nave del Venier sembra arrivare provvidenziale, quasi come si trattasse di un'occasione studiata dal destino per aiutarla nell'impresa. Oppure no? Spacciandosi per il mozzo Daniel, Elisabetta riuscirà a racimolare il denaro necessario al conseguimento del suo sogno? Emanuela Locori, autrice esordiente con Delos, ma dalla penna niente affatto tremula o priva di talento, narra le vicende di una donna forte, perspicace e audace. Profondamente immerso nel contesto storico in cui è portato a viaggiare, il lettore viene catturato in un momento dal carattere gioviale e determinato dell'eroina, dalla sua sete d'avventura, nonché dalle onde sinuose che la conducono lontana da Venezia e vicina a un cuore affine. Non è semplice costruire un racconto di genere storico, specialmente per un autrice che, sulla carta, è alle prime armi con la narrazione di genere. Eppure il lettore non percepisce mai, neanche per un momento, il dettaglio che a scrivere “Un tramonto a Thera” sia un'esordiente. Il linguaggio ricercato, ma nel contempo non ampolloso, elegante ma non troppo appesantito da fraseggi complicati, rende la narrazione scorrevole, agevole, facilmente accessibile a chiunque voglia accostarsi a una lettura. Ed è questo, in fondo, ciò che serve affinché i lettori si appassionino a una storia, a un contesto, a dei personaggi ben delineati grazie all'immediatezza delle scene e al loro susseguirsi in maniera naturale e mai artefatta. E la Locori possiede una naturalezza estrema nell'arrivare al centro carminio del lettore, non lasciando mai che egli subisca sorta di noia o perda un abbrivio ottenuto fin dalle prime battute. Dimostrando come l'esperienza di anni di letture e sogni ben sviluppati paghi su innumerevoli studi stilistici e di tecnica, non supportati da un talento innato ma creato a tavolino, a volte privi dell'empatia adatta a saper trasmettere emozioni, l'autrice tratteggia personaggi dai caratteri forti, decisi, che pagano forse, nelle proprie gesta, la brevità voluta dal racconto e che troverebbero maggior respiro in un romanzo che possa fornir loro lo spazio adeguato di cui necessitano e che, a mio avviso, meriterebbero. Sperando davvero che questo racconto sia soltanto l'inizio per un'intensa carriera letteraria e narrativa, date le qualità di cui fa sfoggio Emanuela Locori, edita da Delos (tanto per non dimenticare che è stata scelta, selezionata e voluta...) consiglio vivamente la lettura del suo Tramonto a Thera, racconto dal profumo intensamente romantico e travolgente, condito, inoltre, da alcune note erotiche che, a dir la verità, non guastano e fanno ben sperare.

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