domenica 2 marzo 2014

Il circo degli orrori


“Il circo è morto, noi lo abbiamo resuscitato”.

La prima impressione che si ha, giungendo alla biglietteria del “Circo de los orrores” è quella di entrare in un mondo parallelo, delle favole dei fratelli Ghrimm. Ma le favole quelle vere, non quelle edulcorate moderne. Aperti i cancelli, una musica da piazza di altri tempi, simile a quella dei carillon inquietanti alla “IT” pervade lo spazio, con due monaci a controllare i biglietti d'entrata. Monaci... Diciamo che quello presente nel libro di Dan Brown, che si autoflagella, non è nessuno in confronto... Ma la fila non è tranquilla, come potrebbe apparire. In lontananza si odono urla, rumori di motoseghe, si intravedono corna, vesti bianche e leggere. Poi, d'un tratto, i personaggi dei più oscuri incubi sono accanto allo spettatore, lo spaventano, lo interpellano, lo minacciano. Satanassi, con tanto di zoccoli e corna lunghe, frusta schioccante e pelle maculata. Infermiere zombie, con coltellacci nelle mani a minacciare una morte lenta e dolorosa. “Jason”, con la motosega in mano, ad apostrofare, toccare, inquietare, mentre la morte con la falce incombe con il suo sguardo insensibile, celato per metà dalla lunga tunica dal cappuccio ampio. Poi le suore alla American Horror Story, Grimo, il clown truccato in stile Pennywise, molto Beetlejuice per la maniera in cui si getta sugli astanti. Insomma, i presupposti immergono lo spettatore nella coscienza adatta a prepararsi a quasi tre ore di uno spettacolo mozzafiato, intenso, dalle tinte forti. Severamente vietato scattare foto o realizzare video, il circo degli orrori prende il via, tra fumogeni evocativi, cancelli degli inferi aperti e vampiri a scrutare le prime file, pronti ad azzannare qualcuno, forse. Paura? Orrore? Brividi di terrore? Ragazzi, divertimento allo stato puro! Non si smette mai di ridere, se non durante gli spettacoli fantastici degli artisti che popolano lo spettacolo più irriverente degli ultimi tempi. Niente animali, solo mera bravura umana a realizzare ore di spettacolo godibilissimo. Il “capo”, ovvero l'uomo in cui si identifica l'ideatore di tutto, è il massimo della bravura. Un clown, un intrattenitore, un attore sublime, un comico davvero divertente e irriverente, che sarebbe in grado di tenere in piedi lo spettacolo da solo, senza il supporto di altri. Ma gli altri ci sono, e chi sono! Scene alla “The ring” con le cinesi contorsioniste; uno spettacolo aereo da brivido con il Jason inquietante e minaccioso, vampiri volanti, fasciati di lenzuola colorate pendenti dal soffitto. E ancora un fantasma sollevato da terra per i capelli (davvero affascinante) e i riti vodoo dei mangiatori di fuoco. Uno spettacolo che non lesina sorprese, in grado di aumentare le percezioni dello spettatore, improvvisamente timoroso di trovarsi, alle spalle, la morte a incombere su di lui durante lo show. Per non parlare della bambina alla “Orphanage” il clown Grimo divertentissimo e l'interazione continua con il pubblico. Beh, ovviamente, se non si vuole esser trascinati al centro del palco a mostrare i propri glutei al mondo, si farebbe meglio non scegliere le prime poltrone... Anche perché, per ciò che si è visto, il malcapitato (o fortunato?) di turno sarà il bersaglio preferito di tutti gli artisti per il corso dell'evento, diventando parte integrante del divertimento. Io, personalmente, non ho mai riso tanto come ieri sera, con l'horror, e farmi accarezzare la pancia, col piccolo indemoniato, da Jason, è stato spettacolare. Per non parlare della sposa cadavere che mi ha additata, profondamente adirata per la mia gravidanza, credendo di essere nel giusto a gettarsi tra le braccia di mio marito. Con le lacrime agli occhi. Peccato non essere riuscita a realizzare la foto con il vampiro o con il diavolaccio, ma sicuramente un'esperienza unica che consiglio a chiunque ne avesse possibilità. Ah, e per le stupidine che mi hanno guardata, in fila, chiedendosi come una donna incinta possa andare a un evento simile, rispondo: Il circo era morto, loro lo hanno resuscitato!    

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