“Il circo è morto, noi lo abbiamo
resuscitato”.
La prima impressione che si ha,
giungendo alla biglietteria del “Circo de los orrores” è quella
di entrare in un mondo parallelo, delle favole dei fratelli Ghrimm.
Ma le favole quelle vere, non quelle edulcorate moderne. Aperti i
cancelli, una musica da piazza di altri tempi, simile a quella dei
carillon inquietanti alla “IT” pervade lo spazio, con due monaci
a controllare i biglietti d'entrata. Monaci... Diciamo che quello
presente nel libro di Dan Brown, che si autoflagella, non è nessuno
in confronto... Ma la fila non è tranquilla, come potrebbe apparire.
In lontananza si odono urla, rumori di motoseghe, si intravedono
corna, vesti bianche e leggere. Poi, d'un tratto, i personaggi dei
più oscuri incubi sono accanto allo spettatore, lo spaventano, lo
interpellano, lo minacciano. Satanassi, con tanto di zoccoli e corna
lunghe, frusta schioccante e pelle maculata. Infermiere zombie, con
coltellacci nelle mani a minacciare una morte lenta e dolorosa.
“Jason”, con la motosega in mano, ad apostrofare, toccare,
inquietare, mentre la morte con la falce incombe con il suo sguardo
insensibile, celato per metà dalla lunga tunica dal cappuccio ampio.
Poi le suore alla American Horror Story, Grimo, il clown truccato in
stile Pennywise, molto Beetlejuice per la maniera in cui si getta
sugli astanti. Insomma, i presupposti immergono lo spettatore nella
coscienza adatta a prepararsi a quasi tre ore di uno spettacolo
mozzafiato, intenso, dalle tinte forti. Severamente vietato scattare
foto o realizzare video, il circo degli orrori prende il via, tra
fumogeni evocativi, cancelli degli inferi aperti e vampiri a scrutare
le prime file, pronti ad azzannare qualcuno, forse. Paura? Orrore?
Brividi di terrore? Ragazzi, divertimento allo stato puro! Non si
smette mai di ridere, se non durante gli spettacoli fantastici degli
artisti che popolano lo spettacolo più irriverente degli ultimi
tempi. Niente animali, solo mera bravura umana a realizzare ore di
spettacolo godibilissimo. Il “capo”, ovvero l'uomo in cui si
identifica l'ideatore di tutto, è il massimo della bravura. Un
clown, un intrattenitore, un attore sublime, un comico davvero
divertente e irriverente, che sarebbe in grado di tenere in piedi lo
spettacolo da solo, senza il supporto di altri. Ma gli altri ci sono,
e chi sono! Scene alla “The ring” con le cinesi contorsioniste;
uno spettacolo aereo da brivido con il Jason inquietante e
minaccioso, vampiri volanti, fasciati di lenzuola colorate pendenti
dal soffitto. E ancora un fantasma sollevato da terra per i capelli
(davvero affascinante) e i riti vodoo dei mangiatori di fuoco. Uno
spettacolo che non lesina sorprese, in grado di aumentare le
percezioni dello spettatore, improvvisamente timoroso di trovarsi,
alle spalle, la morte a incombere su di lui durante lo show. Per non
parlare della bambina alla “Orphanage” il clown Grimo
divertentissimo e l'interazione continua con il pubblico. Beh,
ovviamente, se non si vuole esser trascinati al centro del palco a
mostrare i propri glutei al mondo, si farebbe meglio non scegliere le
prime poltrone... Anche perché, per ciò che si è visto, il
malcapitato (o fortunato?) di turno sarà il bersaglio preferito di
tutti gli artisti per il corso dell'evento, diventando parte
integrante del divertimento. Io, personalmente, non ho mai riso tanto
come ieri sera, con l'horror, e farmi accarezzare la pancia, col
piccolo indemoniato, da Jason, è stato spettacolare. Per non parlare
della sposa cadavere che mi ha additata, profondamente adirata per la
mia gravidanza, credendo di essere nel giusto a gettarsi tra le
braccia di mio marito. Con le lacrime agli occhi. Peccato non essere
riuscita a realizzare la foto con il vampiro o con il diavolaccio, ma
sicuramente un'esperienza unica che consiglio a chiunque ne avesse
possibilità. Ah, e per le stupidine che mi hanno guardata, in fila,
chiedendosi come una donna incinta possa andare a un evento simile,
rispondo: Il circo era morto, loro lo hanno resuscitato!
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