lunedì 10 febbraio 2014

Il Ladro di Ledra



Il ladro: 3 (Senza sfumature)

Non posso dire di essere delusa... Contrariata, però, indubbiamente. Solitamente non commento mai i libri che mi hanno lasciata interdetta, ma questo è un caso particolare. “Il Ladro” è un racconto strano, particolare, a suo modo unico.
Strano, perché le scene si susseguono con un ritmo che non si riesce a definire incalzante o stimolante. Ogni situazione sembra a sé stante, come tante piccole storie auto conclusive messe insieme con gli stessi protagonisti a far da denominatore comune. Non vi è una vera traccia comune e l'oggetto del contendere, ciò che porta al titolo, è talmente portato all'estremo, per essere celato al lettore fino all'ultimo capitolo, che quasi perde di valore davanti alle scene descritte. Insomma non si riesce a entrare in empatia con i personaggi, nonostante ogni capitolo parli un linguaggio carico si sensualità, meritevole di essere letto e goduto.
Particolare, perché l'autrice, già dalla propria descrizione, lascia a intendere interessi differenti dalla moltitudine della società comune. Assistiamo a giochi estremi, per alcuni versi perversi, che stuzzicano delle vibrazioni forse sconosciute fino al momento in cui vengono provate. Feticismo, collezionismo inteso in senso sessuale, il legame profondo con la natura, proprio di una cultura pagana quasi sconosciuta ai più, e piacere estremo, ricercato in ogni modo possibile, senza ostacoli o preconcetti.

Unico. Non avevo mai letto nulla di simile, fino a ora, quindi non posso che essere soddisfatta dalla lettura. L'eccitazione nasce sottile, a ogni parola, e cresce con la fantasia sfrenata dell'autrice che conduce, mano nella mano, il lettore nei meandri di un universo nuovo, differente, esaltante. Perché, allora, sono rimasta contrariata, tanto da essere combattuta all'idea di parlare di questo racconto? Per gli errori che ho riscontrato nella lettura. Ci sono refusi che innervosiscono. La stessa discontinuità delle scene, seppur descritte in maniera seducente singolarmente, rende la lettura difficoltosa, ostica in alcuni punti. In alcuni punti non si riesce a capire se si sia alle prese con un flash back o se, invece, la storia stia continuando nel futuro. A differenza dei libri o dei racconti che ho abbandonato e di cui non ho parlato, per motivazioni simili, è il fatto che i refusi, per quanto presenti, non sono invalidanti; in più le scene erotiche descritte sono narrate in maniera talmente magistrale, da poter soprassedere alla discontinuità spazio temporale che si riscontra, tra un capitolo e l'altro. E poi il finale a sorpresa merita, assolutamente, la lettura di questo “Il Ladro”. Oh beh, io aspetto i vostri commenti e faccio i miei complimenti all'autrice per l'audacia; inoltre ho visto che è anche uscito un romance che acquisterò in giornata! Vi lascio il link, come sempre, all'acquisto: e non fate i “purciari” che un cappuccino costa alla stessa maniera, in aeroporto!

Nessun commento:

Posta un commento