Vivienne è sola. Di nuovo. Alexander
Cambi è stato un miraggio, una dolorosa meteora nel suo mondo fatto
di solitudine e dolore altrui. Non ha voglia di amare, non più. Il
tradimento emotivo dell'uomo l'ha travolta, facendola piombare in
un'insicurezza che dovrebbe essere propria dei suoi assistiti, non
sua. Ma in fondo nessuno è al riparo dalla tristezza e dal dolore,
pur conoscendo questi sentimenti nel profondo, pur avendo guardato
negli occhi la solitudine, la violenza di un amore perverso. Ma
Vivienne è ignara del fatto che il futuro è un libro oscuro nel
quale sono scritti destini involontari, provenienti quasi da mondi
paralleli. Sexy Law, o più semplicemente Oliver, arriva come un
turbine nelle sue giornate, scombinando le sue certezze con le sue
zone d'ombra, visibili, latenti, dolorose. Ero incerta, all'inizio,
avendo timore di leggere una sorta di replica del primo episodio.
Sono stata sorpresa, travolta io stessa dalle emozioni che la De Vico
ha trasmesso, così intense da mettere, quasi, in secondo piano
l'erotismo, descritto in maniera strategica e spiazzante, come era
stato nel primo episodio. Nessuna replica, ma un'intensità tale da
spingere a indagare il proprio animo. Fino a quanto si è disposti a
donare di sé stessi in favore di un amore totalizzante? La violenza
psicologica, molte volte, sa essere più subdola e penetrante di
quella fisica, spingendo un individuo ad annullare la propria
identità in funzione del proprio aguzzino, di cui non si percepisce
la pericolosità. Mai. La forza di Emiliana sta nel testimoniare e
nel provare che la violenza non è propria solo degli uomini, intesi
come maschi. La violenza può essere perpetrata su chiunque, in un
turbinio di ricatti capaci di evirare, uccidere, annientare la
volontà della vittima. Con “Zone d'ombra”, di nuovo, la De Vico
dimostra la sua sapienza, in ambito psicologico, spingendo però il
lettore ad arrivare con le proprie capacità alla soluzione di un
bandolo intricato quanto può esserlo una mente distorta dal dolore.
Vivienne è toccata da una violenza data dal tradimento della fiducia
riposta, mentre Oliver è vittima di un tipo di coercizione forzata,
mentale, invisibile, ma latente. Come sovente accade, con le grandi
penne che si ha la fortuna di leggere ogni tanto, l'erotismo
eccitante è un trait d'union tra la psicologia e l'amore. La mente
umana sa essere complicata, ostica e decisamente ottusa, se permeata
da sentimenti poco usuali, e da ciò che la morale considera
insensato e sbagliato. Non posso andare oltre, nelle considerazioni,
perché rischierei di rivelare troppo di un racconto che desidera
essere letto perché meritevole di rimanere nella mente e nella
coscienza di tutti, come bandiera, specialmente in questi periodi bui
in cui la violenza sulle donne è criticamente presente in Italia e
nel mondo, inneggiante alla libertà dell'individuo e alla propria
dignità nell'essere vivo. Link di seguito, non posso che battere le
mani ad Emiliana, rinnovando i miei complimenti
Grazie, mi fai arrossire! Devo dire che la costruzione della tua recensione e le parole usate sono molto più belle ed emozionati del mio racconto. Un abbraccio!
RispondiEliminaEmi.
:D non è per nulla vero! Sei brava, veramente. Complimenti e grazie, felice ti sia piaciuta la mia recensione ;)
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