lunedì 17 febbraio 2014

Zona d'ombra di Emiliana de Vico


Zona d'ombra: 7 (Senza sfumature)


Vivienne è sola. Di nuovo. Alexander Cambi è stato un miraggio, una dolorosa meteora nel suo mondo fatto di solitudine e dolore altrui. Non ha voglia di amare, non più. Il tradimento emotivo dell'uomo l'ha travolta, facendola piombare in un'insicurezza che dovrebbe essere propria dei suoi assistiti, non sua. Ma in fondo nessuno è al riparo dalla tristezza e dal dolore, pur conoscendo questi sentimenti nel profondo, pur avendo guardato negli occhi la solitudine, la violenza di un amore perverso. Ma Vivienne è ignara del fatto che il futuro è un libro oscuro nel quale sono scritti destini involontari, provenienti quasi da mondi paralleli. Sexy Law, o più semplicemente Oliver, arriva come un turbine nelle sue giornate, scombinando le sue certezze con le sue zone d'ombra, visibili, latenti, dolorose. Ero incerta, all'inizio, avendo timore di leggere una sorta di replica del primo episodio. Sono stata sorpresa, travolta io stessa dalle emozioni che la De Vico ha trasmesso, così intense da mettere, quasi, in secondo piano l'erotismo, descritto in maniera strategica e spiazzante, come era stato nel primo episodio. Nessuna replica, ma un'intensità tale da spingere a indagare il proprio animo. Fino a quanto si è disposti a donare di sé stessi in favore di un amore totalizzante? La violenza psicologica, molte volte, sa essere più subdola e penetrante di quella fisica, spingendo un individuo ad annullare la propria identità in funzione del proprio aguzzino, di cui non si percepisce la pericolosità. Mai. La forza di Emiliana sta nel testimoniare e nel provare che la violenza non è propria solo degli uomini, intesi come maschi. La violenza può essere perpetrata su chiunque, in un turbinio di ricatti capaci di evirare, uccidere, annientare la volontà della vittima. Con “Zone d'ombra”, di nuovo, la De Vico dimostra la sua sapienza, in ambito psicologico, spingendo però il lettore ad arrivare con le proprie capacità alla soluzione di un bandolo intricato quanto può esserlo una mente distorta dal dolore. Vivienne è toccata da una violenza data dal tradimento della fiducia riposta, mentre Oliver è vittima di un tipo di coercizione forzata, mentale, invisibile, ma latente. Come sovente accade, con le grandi penne che si ha la fortuna di leggere ogni tanto, l'erotismo eccitante è un trait d'union tra la psicologia e l'amore. La mente umana sa essere complicata, ostica e decisamente ottusa, se permeata da sentimenti poco usuali, e da ciò che la morale considera insensato e sbagliato. Non posso andare oltre, nelle considerazioni, perché rischierei di rivelare troppo di un racconto che desidera essere letto perché meritevole di rimanere nella mente e nella coscienza di tutti, come bandiera, specialmente in questi periodi bui in cui la violenza sulle donne è criticamente presente in Italia e nel mondo, inneggiante alla libertà dell'individuo e alla propria dignità nell'essere vivo. Link di seguito, non posso che battere le mani ad Emiliana, rinnovando i miei complimenti

2 commenti:

  1. Grazie, mi fai arrossire! Devo dire che la costruzione della tua recensione e le parole usate sono molto più belle ed emozionati del mio racconto. Un abbraccio!
    Emi.

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  2. :D non è per nulla vero! Sei brava, veramente. Complimenti e grazie, felice ti sia piaciuta la mia recensione ;)

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