Ayleen, Gabriel e Nathan. Tre
individui, differenti tra loro, uniti da un legame lungo secoli.
L'amore. Un amore viscerale, costituito da regole, scelte, dolori,
decisioni pesanti e gioia. Si, perché l'amore, anche tra essere
differenti tra loro, è tutto questo. Ayleen lo scopre, a sue spese,
donando tutto di sé stessa affinché la scelta a cui è chiamata sia
giusta, corretta, totalizzante. Perché Gabriel e Nathan non sono
umani, ma angeli. E che angeli! Il bene e il male, la gioia e il
dolore, la vita e la morte. Un dualismo perfetto, due facce di
un'unica moneta, imprescindibile e indivisibile. Forse... Appare
impossibile, alla ragazza, decidere chi, dei due, sia l'unico uomo in
grado di rubarle, definitivamente, il cuore. Se da una parte vi è lo
stupendo Gabriel, i tratti divini, la dolcezza personificata,
l'angelo divenuto quasi uomo, per lei, dall'altra vi è Nathan. E
Nathan è... tutto. La scelta sembra semplice, dannatamente facile,
ma ad Ayleen non basta. Perché il cuore si accende alla vista di
entrambi. Come scegliere? Sarà sufficiente vagare per i secoli che
hanno visto l'amore tra i tre vivere e soccombere? Sarà abbastanza
conoscere le storie e gli intrighi che hanno caratterizzate le loro
vite passate, pregne e dense di un'amore vincolato a regole divine
ferree e frustranti? Oppure Ayleen sarà costretta a rinunciare a
entrambi gli angeli in favore di una libertà agognata e mai
ottenuta, da un sentimento totalizzante ma, nel contempo, vincolante
alla sofferenza? Laura Bellini inizia con questi presupposti un
romanzo che ha tutta l'aria di risultare un mix di generi concatenati
tra loro. Mai banale, ma a volte (molte poche, ve lo dico!) poco
originale, “Il gioco dei ricordi” è un'opera di indubbio impatto
emotivo, dai forti connotati fantasy con un pizzico di reale che non
guasta. Denotando una spiccata saggezza in ambito storico, la Bellini
guida il lettore alla riscoperta di molti avvenimenti che, nei
secoli, hanno fatto della società il grande mondo che noi tutti
viviamo. D'improvviso, infatti, ci si trova catapultati nella Roma
dei cesari, con gli intrighi che hanno denotato l'era imperiale e gli
sfarzi proprio di una cultura abituata a vincere su ogni popolo. Poi,
sempre seguendo un filo logico, che è quello della ricerca di
un'amore che prevarica il tempo e lo spazio, si giunge a bordo del
Titanic, in procinto di affondare; poi, ancora, si vive ai tempi di
Cavallo Pazzo, e, ulteriormente, nella Romania di Vlad... Insomma, di
ogni epoca, la Bellini dimostra la sua cultura, la saggezza del saper
narrare, la voglia di condividere, con il lettore, la propria
sapienza. E la morale è che si rimane talmente incuriositi, da tali
mondi, tanto da riprendere il libro di storia e approfondire taluni
argomenti. Sorvolando su questo punto, ci sono anche altri
particolari a suggerire la lettura del “Gioco dei ricordi”: la
passione con la quale si vive l'amore narrato, le situazioni mai
scontate, che ribaltano in un momento ogni certezza. Morte, dolore,
omicidio. C'è tutto. E in tutto questo tutto, emerge vittorioso il
personaggio di quello che dovrebbe essere il cattivo, che poi tanto
cattivo non è per nulla. Nathan, l'uomo che chiunque vorrebbe
accanto. Un cavalier servente pronto a sacrificare il proprio futuro
in funzione dell'unico amore della sua esistenza... Ovviamente, come
in ogni buona storia di un autore emergente, i difetti sono
riscontrabili, ma in maniera decisamente inferiore all'impatto
emotivo che riesce a donare Laura al suo lettore. Leggerlo? Si,
assolutamente. E vi assicuro una cosa... Il finale a sorpresa merita
la lettura di tutto il romanzo, senza dubbio alcuno. Non sono persona
facile da accontentare, io, e la Bellini credo se ne sia accorta dai
miei commenti precedenti, ma posso assicurare a voi che “Il gioco
dei ricordi” edito da Butterfly Edizioni, merita di essere
acquistato. Di seguito, obviously, il link all'acquisto.
Parole che mi toccano davvero il cuore, grazie!
RispondiEliminaDimenticavo. Mi hai fatto venire una gran voglia di conoscere questo Nathan :D