L'ho detto, non sono un recensore,
assolutamente. Ma è doveroso, per me, divulgare il libro di una
scrittrice free lance che dirle brava è un eufemismo. Per me, amante
dell'horror, è tutto dire, ragazzi. Già conosciuta per i due
romanzi romance – fantasy L'errore di Cronos e La grazie del Fato
(che ho adorato all'invero simile per l'ambientazione nell'antica
Grecia, per la presenza dei bastardi dei, per il phatos, i personaggi
curati nei dettagli...) Barbara Risoli non delude con L'Onda
Scarlatta. Che è? Beh, è una gran storia, un romanzo godibile,
dalla trama fitta, che non ha nulla da invidiare ai vari romanzi
d'amore presenti in libreria, scritti da ben più noti autori.
Allora, partiamo con il dire che è un romanzo storico, ambientato
durante il periodo buio della Francia rivoluzionaria. I nobili non se
la passano bene, anche se ancora non sono proprio decaduti, e il Re
ha cominciato a perdere tutta la stima e tutta la credibilità
propria di un regno fino ad allora forte e rigoglioso. Tutto porterà
alla rivoluzione, che comunque già ha avuto inizio. La Bastiglia è
stata già attaccata, nel momento in cui conosciamo Astolfo ed
Ersilia, i nostri protagonisti. Una ragazza debole, senza autostima,
rassegnata a vivere i propri giorni nel buio della propria camera in
attesa della fine, lei; un libertino, arrogante e rude uomo, lui, che
è stato richiamato dal padre di Ersilia per tentare di scuotere la
ragazza dalla depressione latente che l'ha colta.
Pieno stile Harmony, direte voi... No,
ovvero, non proprio. Ci sono i pirati, ragazzi, e che pirati... In
città è arrivata l'Onda Scarlatta, una nave dalle vele rosso
sangue, che si dice porti con sé violenza e morte. Il suo capitano,
Feroz, è un pirata scaltro, cattivo, e poi ha un cappello strano,
largo, con una piuma in cima a celargli completamente il volto. Cosa
avrà da nascondere? A nessuno sembra consentito poter interagire con
lui. Anche se... Beh, gli affari sono affari e lo sa bene il fratello
di Eufrasia, Oscar, un nobile strambo, abituato a vivere e a lavorare
tra la gente comune. Oscar è un uomo che, a differenza di suo
fratello Sig, ben si rende conto del futuro francese, che ben sa cosa
accadrà alla loro nobiltà, di lì a poco. Per questo stringe un
patto con il pirata, per questo cerca in ogni modo di scuotere sua
sorella dal torpore depressivo che l'ha travolta. Ma Ersilia, spinta
da suo padre, è invaghita di Astolfo, che poi tanto rude non è.
Fugge con lui, sembra che il pirata Feroz abbia un conto in sospeso
con l'uomo, che voglia il suo sangue... Perché? Oh ragazzi, ci sono
mille interrogativi, ve l'ho detto, questo romanzo ha una trama fitta
e coinvolgente, che cattura fin dall'inizio. Come si è già capito,
io non sono amante di determinati tipi di generi, ma lo stile della
Risoli riesce a far breccia anche nell'animo più indurito che è
proprio della mia persona. Non è semplice, per me, degnare un libro
di tanta considerazione. Devo trovare una storia interessante, in
grado di incuriosirmi. La trama deve essere ben delineata, senza
punti morti o troppo prolissi. Il libro deve avere uno stile
accattivante. I personaggi mi devono saper emozionare, coinvolgere.
Spesso lascio libri a metà, non degnandoli più della minima
attenzione, perché non adatti al mio modo di intendere la lettura,
la scrittura, la curiosità. Barbara Risoli ha centrato tutto ciò
che a me stà a cuore in un libro. Ho letto L'Onda Scarlatta nel
termine di un giorno e mezzo, e si che non è proprio piccolino, il
romanzo. Ma tant'è, che l'autrice ha una marcia in più nel far
breccia nel mio cuore. E a giudicare dai commenti positivi che
possono essere raccolti nei vari siti preposti, non sono l'unica a
pensarla in questo modo. Ho già detto all'autrice che meriterebbe
grandissima visibilità, che credo sia un peccato procedere all'auto
pubblicazione anziché tentare la strada delle grandi case editrici.
Avrebbe tutte le carte in regola per passare indenne le loro ardue
selezioni. Beh, ora sono in procinto di leggere La Stella D'oro, un
suo nuovo romanzo ambientato durante la rivoluzione Russa. Già so
che lo adorerò... Vi lascio i link a entrambi i libri, nella
speranza di farvi cosa gradita. Sosteniamo la buona scrittura
italiana, sosteniamo i nostri scrittori emergenti, che meritano
davvero di essere letti. Ah beh, se vi scappa, ci sarebbe anche il
mio diavolaccio, ma quella è un'altra storia...
Non posso non ringraziare... anche se forse... si esagera un po', ih!
RispondiEliminaMa che esagero. Lo sai che m'è piaciuto ;)
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